Recensione di
CINQUE SORELLE di CINZIA GIORGIO
Newton Compton Editori
Cinque Sorelle di Cinzia Giorgio è la storia della nascita della Maison Fendi, ma prima di tutto è una storia di amicizia tra due donne che più diverse non possono essere. Adele Casagrande in Fendi e Maddalena Splendori. La prima realmente esistita che, insieme al marito Edoardo è stata la capostipite della casa di moda romana, la seconda in bilico tra realtà e fantasia. Modella e amante del pittore preraffaelita John William Godward prima e poi moglie del politico Federico Belladonna.
In ogni pagina Cinzia Giorgio intreccia abilmente verità e finzione in un continuo gioco che ti tiene incollato al romanzo con in testa la domanda ricorrente su quali personaggi siano realmente esistiti e quali frutto della sua penna eclettica e potente. Cinque Sorelle scorre con piacere mentre si parla di arte, di politica, di moda, di un’amicizia che attraversa generazioni che figlie e nipoti ricevono in una sorta di eredità da nonne e madri, come un dono prezioso. Soprattutto si parla di donne che hanno saputo conquistare il mondo e l’indipendenza, aiutandosi una con l’altra per riuscire a raggiungere vette inimmaginabili, mentre gli uomini, nel migliore dei casi fanno da tappezzeria, quando non sono pericolosi, traditori o nocivi.
Un libro da leggere tutto in una notte che con grazia ti conduce in uno degli atelier che hanno reso famoso per stile e eleganza il nostro Paese e dal racconto della Giorgio si comprende la grandezza unica della famiglia Fendi.
Un unico appunto a questa piacevole lettura che purtroppo un’appassionata di enogastronomia si trova costretta a fare: Nel primo capitolo, Padre Romei, ospite con Luigi Pirandello a casa Belladonna racconta che la Torta Caprese sarebbe nata a causa di un capriccio di Maria Carolina d’Asburgo, sposa a Ferdinando di Borbone in quel di Napoli, “presa dalla nostalgia per la natia Austria”. Voleva che le fosse preparata una Torta Sacher. I cuochi, non conoscendone la ricetta, inventarono e nacque così la Torta Caprese. Un evento difficile da credere, anche solo come leggenda in quanto Maria Carolina morì nel 1814 e solo dopo due anni sarebbe nato il signor Franz Sacher, inventore della torta viennese.
Più che giustificati i cuochi di casa Borbone a non conoscere la ricetta della Sacher!
Paola Gula